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Chi non ricorda il celebre film del 1994 Forrest Gump? Interpretato da Tom Hanks, narra la vita di un uomo dallo sviluppo cognitivo inferiore alla media che, a partire dagli anni 40, ripercorre la storia degli USA fino alla fine del secolo scorso.

Se lo hai visto, ti sarà rimasto impresso il valore di quest’uomo che, malgrado il deficit mentale, riesce a compiere mirabolanti azioni tra cui diventare un campione di football e di tennis da tavolo, partecipare alla Guerra del Vietnam e conoscere moltissimi personaggi famosi, tra i quali Elvis Presley, John Lennon, George Wallace ed i Presidenti Kennedy e Nixon.

Una vita vissuta pienamente, senza sosta e con ostinazione e volontà tali da non far rendere neanche conto al personaggio quanto straordinaria fosse la sua vita.

Penso che Forrest Gump, al di là dell’apparente stucchevole celebrazione del sogno americano, sia un film che insegna molto e che per molti versi riesca ad infondere il giusto mindset per fare corretto personal branding.

Sì, perché Forrest Gump non è solo un personaggio cinematografico di successo (ed i tanti oscar conquistati dalla pellicola lo dimostrano), ma anche il perfetto “personal brand man”. A mio avviso nel personaggio ci sono peculiarità che un imprenditore dovrebbe prendere a modello per affrontare questo percorso nel migliore dei modi.

Perché è proprio vero che per fare bene personal branding ed affrontare la tua strada verso il successo devi essere un po’ come Forrest Gump.

Come lui devi essere:

Positivo

Malgrado molti personaggi che lo accompagnano lungo la vita proiettino in lui una sostanziale sfiducia, solo apparentemente giustificata dal suo handicap, Forrest Gump non si lascia condizionare dai presagi negativi e pensa sempre positivo.  Ed è anche quello che dovresti fare anche tu, caro imprenditore!

Quante volte, dopo una delusione come un cliente che ti ha pagato poco o niente, una tassa pesante nel momento meno opportuno o una serie infinita di balzelli burocratici ti sei sentito giù e sul punto di mollare? Tante volte, ci scommetto! Eppure, proprio come il personaggio del film, non dovresti mai abbatterti e come lui vedere il bicchiere sempre pieno, anche se c’è solo una goccia d’acqua.

Forrest Gump ignora le avversità facendosele sempre scivolare addosso ed il suo “stupido è chi lo stupido fa” dimostra che, in fondo, può bastare questo semplice mantra a farti superare il tuo senso di inadeguatezza e vedere la vita con rinnovata positività.

Ostinato

La positività di Forrest Gump si lega al suo essere ostinato e cocciuto. Ma se nel film pratica l’ostinatezza incoscientemente, tu dovrai praticarla invece con coscienza.

Ripensa alla scena in cui, malgrado le protesi alle gambe, decide di correre, e lo fa incessantemente per tre anni, diventando a sua insaputa un “guru” capace di trascinare tantissimi “followers”.

Ecco, anche tu, come lui, dovrai fare altrettanto, iniziando a correre senza più fermarti!

Ed anche se alla fine lui ferma la sua corsa (come dimenticare la simpatica scena cui, nel bel mezzo del Gran Canyon, si ferma di colpo affermando “sono un po’ stanchino”), il messaggio è chiaro: sei un imprenditore e devi correre per forza, mettendoti in gioco.

Ma non pensare alla corsa come sinonimo di velocità: ciò che conta davvero è iniziare il tuo viaggio verso la tua destinazione, cioè i tuoi obiettivi.

Per cui sii un imprenditore ostinato come il maratoneta, perché il tuo successo deriverà moltissimo dal ritmo e dalla costanza della tua “corsa”.

Amorevole

L’amore è la vera ragione di vita di Forrest Gump durante tutto il film. L’amore per la madre e l’amore per la compagna che, alla fine, diviene anche la madre di suo figlio. Due donne che alla fine vedrà morire.

Ti chiederai: cosa c’entra l’amore con il personal branding?

C’entra. L’amore è un sentimento universale che può fare la differenza in tutti i campi, anche nel cinico mondo degli affari. Che poi così cinico non è se pensi al fatto che il personal branding è, in verità, un “approccio soft” al marketing.

Cosa intendo? Che Forrest Gump non sembra un grande venditore, ma di fatto lo è. E questo perché riesce nelle sue gesta ad offrirsi gratuitamente e generosamente a chiunque egli incontri. E così facendo la vita, nonostante i dolori che dovrà comunque subire, alla fine gli ricambia il favore rendendolo ricco e celebre e, soprattutto, fornendogli una ragione di vita.

Dunque, il personal branding di Forrest Gump è incentrato sull’atteggiamento di condivisione che, da imprenditore, dovrai fare pienamente tuo perché diventi, nel medio e lungo periodo, ciò che massimizzerà il tuo ritorno… sull’investimento.

Coraggioso

I gesti di coraggio del personaggio raccontato da Zemeckis sono innumerevoli: il più famoso è aver salvato la vita del tenente che lo guidava durante un’azione militare nella Guerra del Vietnam.

Certo, i film raccontano spesso storie esagerate ed irrealizzabili, ma trasmettono sentimenti veri, non di certo finti. Il coraggio di Forrest Gump è uno di questi: quello del metterci la faccia in ogni circostanza, senza paura alcuna, con quel filo di incoscienza che lo fa cimentare in numerose pratiche, come quella ad esempio che gli frutta una montagna di soldi a seguito di una straordinaria pesca dei gamberi dalla cui esperienza fonda in seguito un’azienda milionaria.

Avere coraggio per l’imprenditore è quindi metterci la faccia, ma anche il non aver paura di perdere tutto.

L’imprenditore che vuol fare personal branding per come si deve, deve quindi investire con coraggio sulla propria persona ed identità. Non è solo una questione di soldi, ma di persona, di cui deve capire ogni cosa attraverso una profonda auto-analisi.

Il vero coraggio dell’imprenditore che vuol fare personal branding è dunque quello di perseguire un sogno realizzabile investendo tutto stesso, anche a costo di affrontare il coraggio più grande che esiste: cambiare se stesso!

Umile

Concludo con quella che è la dote più grande di Forrest Gump e che deve assolutamente far parte anche di te se vuoi intraprendere il tuo percorso di personal branding: l’umiltà!

Devi essere umile per tutte le altre ragioni che ho già elencato:

  • Non puoi essere umilmente positivo se non ti fai piccolo piccolo di fronte l’opportunità di sorridere a qualsiasi avversità, cancellando il lamento perenne.
  • Non puoi essere umilmente ostinato se non ti scrolli di dosso la noia di chi vuole demotivarti o di chi rimanda continuamente il giorno in cui entrerà in azione.
  • Non puoi essere umilmente amorevole se non ti sforzi di dare agli altri senza pretendere, mettendo in pratica una saggia pazienza che, alla lunga, porterà i suoi frutti.
  • E non puoi essere umilmente coraggioso se non ti fai un bell’esame interiore per capire, partendo dagli errori, dove puoi agire per migliorare e magari cambiare vita, abbracciando uno stile di vita nuovo, più sano perché basato sulla rimozione di pensieri limitanti e sull’adozione di virtuose abitudini.

Forrest Gump è umile perché è un bambino curioso che desidera continuamente imparare cose nuove. Perché malgrado la sua “idiozia” in concreto agisce come quel illustre filosofo che postulò la consapevolezza dell’ignoranza umana:

So di non sapere. Socrate.

A mio parere per chi fa personal branding non c’è premessa più vincente di quella semplice affermazione: perché ammettere, soprattutto a se stessi, di non sapere è l’unica condizione per crescere davvero a livello personale e, in conseguenza, come imprenditore.


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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